La Legge di Bilancio 2023[1] ha esteso anche al I trimestre 2023 i crediti d’imposta già concessi nel 2022 per l’acquisto di energia e gas.
Rimandando alle nostre circolari[2] precedenti per un maggiore approfondimento, nel seguito verranno illustrate le novità previste per l’anno in corso.
Credito d’imposta per l’acquisto di energia
Le condizioni
Il credito d’imposta spetta se i costi per kWh della componente energia, calcolati sulla base della media del quarto trimestre 2022, abbiano subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% relativo allo stesso periodo del 2019.
L’ammontare
La misura dell’agevolazione va calcolata sulla componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2023 applicando le seguenti percentuali:
- 45% per le imprese “energivore”
- 35% per le imprese “non energivore” che abbiano un contatore di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW.
Credito d’imposta per l’acquisto di gas
Le condizioni
Il contributo spetta se il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al quarto trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal gestore dei mercati energetici, ha subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito allo stesso trimestre 2019.
Ricordiamo che la spesa da considerare è quella sostenuta per l’acquisto di gas da impiegare per usi energetici diversi da quelli termoelettrici.
L’ammontare
La misura dell’agevolazione è pari al 45% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas naturale consumato nel primo trimestre 2023.
La comunicazione del venditore
Le imprese “non energivore” e “non gasivore” che si riforniscono ancora oggi dallo stesso gestore del 2019, possono richiedere al venditore di inviare entro 60 giorni dalla scadenza del periodo per il quale spetta il credito d’imposta, una comunicazione nella quale viene calcolato l’importo del credito spettante per il primo trimestre 2023.
Le modalità di utilizzo del credito d’imposta
Anche in questo caso, il credito d’imposta può essere utilizzato in compensazione nei modelli F24 entro il 31 dicembre 2023[3] utilizzando i codici tributo che verranno appositamente identificati dall’Agenzia delle Entrate.
In alternativa all’utilizzo diretto in compensazione, l’intero credito spettante può essere ceduto a terzi, compresi gli istituti di credito.
In questo caso, il cessionario sarà tenuto a richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti di accesso al credito d’imposta e potrà utilizzare il contributo entro il 31 dicembre 2023 con le stesse modalità previste per il cedente.
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[1] L. 29 dicembre 2022 n. 19
[2] Cfr. circ. 17/2022 e 19/2022
[3] Ricordiamo invece che il termine ultimo per l’utilizzo dei crediti d’imposta riferiti al secondo e al terzo trimestre 2022 è stato prorogato al 30 giugno 2023 dall’art. 1 del DL 176/2022.